Credo che tutti sottovalutiamo il potere curativo dell’abbraccio.
Eppure questo gesto così semplice, così poco impegnativo, può aiutarti ad affrontare ogni giorno in modo positivo. Certo dipende anche da chi ti abbraccia. Ma se è qualcuno che ti vuole bene, stai pur certo che l’abbraccio può sprigionare tutta la sua energia…
Purtroppo per me è un periodo un pò di carestia… Eppure sento il bisogno, la necessità di sentirmi stretta stretta, di sentirmi dire che sono forte, che ce la posso fare, che tutto finirà e tra qualche mese l’incubo2 sarà finito e mi risveglierò nella mia adorata normalità.
E’ strano come a volte odio sentirmi dire queste cose ed è altrettanto strano come a volte vorrei sentirle.
Ecco questo è il periodo di crisi, le cose vanno un pò a rilento e la mia malattia mi sta complessando un pò. E’ sbagliato, ma per me è inevitabile. Sento gli sguardi della gente, li vedo carichi di pietà, di pena, pure le parole di persone che mi vedono là in ospedale in attesa mi deprimono un pò, perchè ti dicono: “Oh guarda ma come sei giovane, io ormai ho fatto la mia vita…Ecc…”; lo so che sono giovane, ma che ci posso fare? Le malattie non ti guardano in faccia, non leggono i tuoi documenti per vedere se hai fatto la tua vita o no. Le malattie vengono e basta, non le puoi prevedere e non ci puoi fare niente.
Sapete che si può abbracciare anche con la voce? Avete presente quel tono di voce caldo, lento che ti rassicura e che ti fa sentire bene come un abbraccio? E’ periodo di carestia pure per quello.
Io sono forte, ma sento che mi manca il sostegno. Allora divento triste, e chi mi conosce sa che da triste non rendo molto…
Voglio essere felice nonstante tutto.
A presto…